<<Trick or threat?>>, <<dolcetto o scherzetto?>>.
Anche quest’anno è arrivata la festa più paurosa dell’anno: Halloween. Strade e negozi si animano di mostri, streghe, scheletri, vampiri.
Sono tantissimi i bambini che -a partire dai tre anni- iniziano a manifestare paura nei confronti dei mostri e spesso noi genitori non sappiamo come essere loro d’aiuto. Spiegazioni e razionalizzazioni (“non esistono davvero”), rassicurazioni (“non ti succederà niente”), distrazioni (“dai, facciamo qualcos’altro adesso”)…ogni tentativo messo in atto sembra inefficace.
Innanzitutto chiariamo cos’è la paura. Si tratta di un’emozione primaria, proprio come lo sono la rabbia, la tristezza, la gioia.
In quanto tale è del tutto normale provarla in alcuni momenti, anzi…è assolutamente necessario, in quanto la paura è una sorta di campanello d’allarme che ci segnala la presenza di un pericolo e ci prepara ad affrontarlo con prontezza o a metterci in fuga. I bambini vivono paure razionali, legate a fatti o situazioni che rappresentano degli oggettivi potenziali pericoli (temporale, cadute, insetti..) ma anche molte paure “irrazionali”, scatenate da stimoli interni, pensieri, immagini. E’ questo il caso di mostri e spettri che abitano le loro camerette, che si nascondono nei loro armadi, ecc. Anche questi ultimi sono timori legittimi, parte fondamentale dello sviluppo infantile!
Cosa fare per aiutare un bambino terrorizzato?
Per prima cosa cerchiamo di non avere fretta di trovare una soluzione immediata per eliminare la paura, ma poniamoci in una dimensione di ascolto empatico, di condivisione emotiva.
Avviciniamoci al nostro bimbo, abbracciamolo e facciamogli capire che rispettiamo le sue emozioni. Nessuna paura dovrebbe essere ridicolizzata o minimizzata, sebbene agli occhi di noi adulti possa apparire banale.
Solo sentendosi legittimato il bambino riuscirà a esprimere i propri vissuti.
A questo punto è molto utile parlargli delle nostre emozioni. Se, ad esempio, ricordiamo di avere avuto timori analoghi da bambini, è prezioso condividerne il ricordo: <<Sai, anche io quando ero piccola avevo tanta paura del mostro Bubù!>>. Questo è rassicurante per il bambino, in quanto capirà di non essere l’unico a vivere certe emozioni ma che la paura fa parte della vita di ognuno tuttavia può essere affrontata e persino superata, come hanno fatto la sua mamma e il suo papà.
Se si viene a creare questa dimensione relazionale, in cui il bambino -tutt’altro che biasimato o ridicolizzato- può sentirsi autenticamente ascoltato e compreso dai genitori, sostenuto nel tentativo di trovare in sé il coraggio per affrontare i propri timori, è possibile che una serie di “strategie scaccia-paura” sortiscano il loro effetto. Ma quali sono? Ecco alcuni esempi:
- Disegno: Chiedi al tuo bambino di rappresentare il mostro che tanto lo spaventa. Lascia che si esprimi come desidera, senza giudicare la sua opera. A questo punto chiedetegli se preferisce distruggere il disegno in tanti pezzettini, rinchiuderlo in una scatola che sigillerete insieme con cura o ancora…aggiungere all’immagine dei dettagli buffi che rendano il mostro meno spaventoso, più tollerabile.
- Favole e fiabe: Attraverso le favole e l’identificazione con i protagonisti i bambini imparano che le paure fanno parte di ogni cammino di crescita ma che possono essere superate, anche grazie all’aiuto degli altri! Sono innumerevoli i titoli proposti dall’editoria per l’infanzia.
- Talismani e formule magiche: I bambini, fino ai sei anni, possiedono un pensiero cosiddetto magico. Per questo offrire loro dei talismani “affronta paura”, quali speciali pietre o bacchette magiche, può dar loro sicurezza. Allo stesso modo può rivelarsi utile inventare delle frasi o filastrocche scaccia-mostro da pronunciare prima di entrare nelle stanze di cui si ha più timore o prima di coricarsi affinchè i mostri rimangano lontanti tutta la notte.
- Spray scacciamostri: Un’idea originale, anch’essa legata al pensiero magico dei più piccoli, consiste nel creare uno spray da vaporizzare in camera per scacciare le creature temute. La preparazione è semplicissima: acqua e qualche goccia di olio profumato (ad esempio di lavanda o camomilla, essendo queste essenze dall’effetto rilassante).
Sarà poi sufficiente spiegare al bambino che i mostri hanno paura dell’acqua e che non sopportano il profumo perché li fa starnutire. Spruzzare questa soluzione per la stanza rassicurerà il bimbo sul fatto che nessun mostro lo infastidirà.
Una regola d’oro è quella di non accelerare i tempi, costringendo i bambini ad affrontare in modo troppo diretto le proprie paure. Se dovessero manifestare disagio all’idea di partecipare ai festeggiamenti di Halloween organizzati da amici o compagni di classe, non costringiamoli! Avranno tante altre occasioni per divertirsi in allegria e spensieratezza coi coetanei.