Tutti attraversiamo momenti di studio e lavoro intenso, in cui la concentrazione manca mentre le cose da ricordare abbondano. Quando la memoria è messa a dura prova e lo studio diventa pressante, alcune vitamine e alcuni minerali possono essere utili ai ragazzi per combattere lo stress da esame ed evitare attacchi di ansia che portano alle stelle nervosismo e tensione.

La memoria e la capacità di concentrazione dipendono in gran parte e in primis dall’alimentazione. Il primo passo per migliorare il livello di salute generale e avere un buon rendimento universitario con una buona efficienza della memoria e capacità di concentrazione è la prima colazione: deve essere ricca ed equilibrata, bilanciata tra proteine e carboidrati e deve includere frutta e verdura (così come tutti i pasti della giornata). I carboidrati, poi, danno energia al cervello: quindi bene consumare riso e pasta durante il giorno, senza però esagerare nelle porzioni. Meglio lasciar perdere bevande dolcificate, merendine, cereali raffinati e dolci vari. Sì ai semi oleosi come mandorle e noci e sì anche ai frutti di bosco che hanno ottime capacità antiossidanti e fanno da supporto per le funzioni cerebrali.

In vista di un periodo intenso di studio, il sito saperesalute.it fornisce alcune indicazioni utili per rendere il cervello più “efficiente”. Assumere un buon mix di vitamine e sali minerali, per esempio.

Vitamine del gruppo B. Include le vitamine B1, B2, B3 o vitamina PP, B5, B6, B8 o vitamina H, B9 e B12. Ognuna di loro ha specifiche caratteristiche, ma nel complesso convertono i carboidrati e i grassi in energia per il cervello e partecipano alla sintesi dei neurotrasmettitori, migliorando la capacità di attenzione. Si trovano nel latte e derivati, uova, carne, legumi, semi oleosi, patate e piselli.

Vitamina C. Antiossidante per eccellenza, contrasta l’eccesso di radicali liberi e riduce il rischio di deficit cognitivi, come la perdita della memoria. Si trova negli agrumi e nei vegetali a foglia verde.

Ferro. Trasporta ossigeno, essenziale per il cervello. La sua carenza è associata di frequente a bassi rendimenti scolastici e influisce negativamente sull’attività mentale. Si trova in fegato, uova, carni, soia, pesce, cicoria. Il suo assorbimento è migliorato dall’associazione con alimenti ricchi di vitamina C.

Omega-3. A volte inclusi nella vitamina F, sono acidi grassi essenziali per l’organismo capaci di migliorare lettura e scrittura e la capacità di concentrazione. Si trovano nel pesce, soprattutto nel salmone, in noci, nocciole, mandorle, rucola e semi di zucca.

Calcio. È un valido aiuto alla concentrazione, all’attenzione e alla memoria. È presente in latte, yogurt, formaggio, verdure a foglia verde, fagioli, piselli, sardine, salmone.

Magnesio. Mantiene alto il livello di attenzione, soprattutto se associato alla vitamina B6. I cibi più ricchi sono noci, pistacchi, riso integrale, farina integrale e bianca, soia.

Zinco. Aumenta sia la memoria, sia il livello di concentrazione. Le principali fonti di zinco sono rappresentate da carni, uova, latte, formaggi stagionati, pesce, cereali integrali.

Se un’alimentazione sana e una buona attività fisica non aiutano a superare stanchezza, sonnolenza e difficoltà a concentrarsi nello studio, si può usare un integratore. La pappa reale, per esempio, è ricca di proteine ed è capace di migliorare l’attività cerebrale. Può essere utile anche sfruttare integratori che contengono polline (ricco di vitamine A, C, D, E, ed è una fonte di vitamine del gruppo B). “Ma è utile anche sfruttare i benefici offerti dai polivitaminici – scrive  il sito saperesalute.it -: ce ne sono alcuni studiati appositamente per i ragazzi, che contengono un bilanciato mix di vitamine, sali minerali e colina”.

Fonte: leccotoday.it

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