Una gita culturale e allo stesso tempo curiosa che attrarrà i bambini nello spettacolare ambiente surreale del Villaggio operaio di Crespi d’Adda.
È nato nel 1878 e si è laureato patrimonio dell’Unesco nel 1995 come esempio tipico del fenomeno dei villaggi operai che si sono sviluppati in Europa tra il XIX e XX secolo: è il Villaggio Operaio di Crespi D’Adda.
Creato per volontà del cotoniero industriale Crespi, il cui sogno era quello di vedere una città ideale per il lavoro, Crespi d’Adda è un villaggio in cui i dipendenti e le loro famiglie potevano avere il necessario per la propria vita anche al di fuori della fabbrica: scuola, ospedale, teatro,chiesa, bagni pubblici, spacci alimentari e di abbigliamento.
Sviluppato sulla presenza centrale della fabbrica che si impone lungo la via principale, il villaggio è strutturato in modo geometrico. Le abitazioni e gli edifici sono disposti in maniera perfettamente ordinata, e le case organizzate in stile inglese: una cinquantina di case allineate tra loro con orto e giardino privato. A distinguersi da queste, i villini degli impiegati della fabbrica, le ville, più maestose, riservate ai dirigenti, e una villa/castello con torre.
Ad oggi, il Villaggio ospita una piccola comunità di discendenti degli operai che vi hanno vissuto e lavorato, dal momento che la fabbrica è rimasta operativa fino al 2004 nel settore originario, quello tessile cotoniero.
Infine, dal Villaggio di Crespi d’Adda, muniti di biciclette, o semplicemente a piedi, è possibile prendere la ciclo-pedonale lungo il fiume Adda per immergersi negli itinerari naturali e culturali dei siti che circondano Crespi d’Adda.
Foto: villaggiocrespi.it /Fabio Cuttica