Il Castello di Vezio svetta sui pendii terrazzati e soleggiati delle pendici del monte che domina Varenna. La fortificazione veglia su un vastissimo tratto di lago e nel passato fungeva da punto privilegiato per sorvegliare le vie di comunicazione. Struttura costituita da una cortina irregolarmente pentagonale, con al centro un mastio quadrato.
Proprio per la sua posizione privilegiata Vezio ha visto l’insediarsi di diversi ceppi: nel periodo tra i secoli II e IV a.C. un insediamento ligure-celtico e poi i romani hanno eretto una linea di fortificazioni lungo tutta la sponda orientale del lago di Como, fra cui molto probabilmente il castrum di Vezio, a protezione del Lario e della strada che da Bellano sale alla Val d’Esino.
Durante il medioevo il destino del castello è legato a quello di Varenna, a cui era collegato da due lunghe braccia di mura, che la cingevano fino al lago e proprio nel castello trovavano rifugio gli abitanti durante gli assalti comaschi nel basso medioevo. Si sono succeduti Bizantini e Longobardi.
La leggenda narra di come la costruzione del castello sia legata a una volontà della regina longobarda Teodolinda che ha trascorso in queste zone gli ultimi anni della sua vita. Morta e seppellita a Monza, si racconta che il suo cuore e la sua anima siano rimaste nella cerchia di queste mura. Si dice infatti, che nelle notti prive di luna il suo spirito vaghi per i corridoi del castello. Esistono anche delle autentiche testimonianze come dimostrano i gessi di fantasmi in cartapesta realizzati dai gestori della rocca.
Il castello di Vezio da qualche anno è sede di una falconeria con un centro di cura e addestramento di rapaci. Con questa iniziativa si possono ammirare, in diverse ore della giornata (tempo permettendo), voli spettacolari di rapaci guidati da falconieri vestiti con abiti d’epoca.
Nella torre del castello di Vezio è stata inoltre realizzata un’esposizione permanente sui vari esemplari di Lariosauro ritrovati nei dintorni di Perledo e sul Lago di Como.
Foto: tripadvisor