“Prendete un bambino piccolo, sui quattro o cinque anni. Spiegategli la morte; illustrategli i molteplici modi in cui si può essere traditi e abbandonati. Ammettete che esistono ferite e malattie e che voi e lui non ne siete affatto immuni. Portatelo nel bosco, nel buio, in una grotta, in modo che affronti la più invincibile delle paure e ne esca spaventato e agguerrito. Lasciate che si chieda di chi è bene fidarsi e che venga sorpreso inerme da nemici che non sapeva di avere. Applaudite le vittorie e consolate le lacrime amare della sconfitta. Leggetegli una fiaba. Ne ha bisogno” estratto dal libro Crescere lettori di Giusy Marchetta
Se quando vi dico “fiabe” vi vengono in mente i film della Disney oppure versioni edulcorate di Cenerentola e Biancaneve, allora ci sta che ce l’abbiate con le fiabe e che vi disturbi il fatto che le principesse sono sempre in attesa che qualche principe venga a salvarle e che dopo il matrimonio vivono per sempre felici e contenti.
Le fiabe “originali” (tra le virgolette “fiaba originale” perché le fiabe nascono come racconti orali e quindi venivano naturalmente cambiate un po’ con ogni persona che le raccontava) sono diverse da quelle che ci presentano i cartoni animati e possono essere usate come terapia sia per gli adulti che per i bambini.
In questo articolo vi consigliamo di rileggere le fiabe dei Fratelli Grimm in edizione completa di 200 fiabe pubblicata da Einaudi, queste fiabe hanno avuto un’influenza significativa sulla letteratura per l’infanzia e sono ampiamente lette e amate ancora oggi in tutto il mondo.
Sarà interessante scoprire se conoscevate la loro versione di alcune fiabe come la famosa Cappuccetto rosso per esempio, c’era il cacciatore che ha salvato la nipote e la nonna nella vostra versione o si sono salvate da sole? Lo sapevate che c’è anche un seguito a questa fiaba?
Se l’argomento vi appassiona potete approfondire e scoprirete varie interpretazioni per i personaggi di queste fiabe e anche il perché del lieto fine che tutti noi desideriamo avere nelle storie e anche nella vita di tutti i giorni.