Perché è importante la sintonia nell’educazione e nella disciplina dei figli
Nel libro “La sfida della disciplina- Governare il caos per favorire lo sviluppo del bambino”, Daniel J.Siegel, psichiatra di fama internazionale e direttore del Mindsight Institute della University of California, parla dell’importanza di saper entrare in sintonia con i propri figli, dando a questa attitudine lo status di importante strategia utile nell’educazione dei figli, nella gestione dei conflitti, della rabbia, nelle difficoltà del bambino a controllarsi e a prendere buone decisioni.
Cosa vuol dire per un genitore entrare in sintonia con i vissuti del figlio? Vuol dire entrare in connessione emotiva, dimostrare a lui/lei che capiamo quello che sta provando e dimostriamo verso di loro sensibilità, anche se in quel momento sono sopraffatti dalle emozioni o fuori controllo. Questo è utile per avere l’attenzione del bambino in breve tempo e mettere il bambino nella condizione di prestare ascolto a quello che il genitore ha da dire.
Ad esempio, se un bambino rovescia con rabbia la cassetta dei Lego perché il fratello gli ha detto che è troppo piccolo per giocare con lui, entrare in sintonia invece di sgridare subito il bambino vuol dire avvicinarsi fisicamente, consolarlo se piange, dire che capiamo quello che prova e poi non appena si nota uno stato di maggiore calma del bambino, aiutare il figlio a comprendere alcuni insegnamenti sull’empatia e un’adeguata espressione delle emozioni intense.
Entrare in sintonia con i figli in momenti di crisi porta alcuni importanti benefici:
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La sintonia aiuta il bambino a passare dalla reattività alla ricettività: è quando il bambino è più in crisi che ha più bisogno di noi. Il comportamento sbagliato del bambino di solito deriva da una sua difficoltà a far fronte a ciò che succede intorno a lui o dentro di lui. Prova emozioni intense che non ha ancora la capacità di gestire. Entrando in sintonia con lui possiamo placare la sua tempesta interiore , aiutarlo a calmarsi, assisterlo nel prendere decisioni e farlo passare da uno stato reattivo ad uno stato ricettivo in cui ha maggiori capacità di comprendere gli insegnamenti che vogliamo dargli. La domanda da porsi è questa: mio figlio è pronto? Pronto in questo momento ad ascoltarmi, ad imparare, a capire? La sintonia aiuta in questo passaggio.
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La sintonia favorisce lo sviluppo del cervello: la sintonia affettiva crea una connessione tra genitori e figli basata sull’empatia, sul trasmettere all’altro che lo sentiamo, sentiamo le sue emozioni e comprendiamo il suo punto di vista. Questo tipo di integrazione crea armonia in una relazione e un rapporto genitori-figli caratterizzato dall’integrazione interpersonale aiuta a coltivare l’integrazione anche nel cervello del bambino, tra tutte le aree del cervello deputate a connettere le emozioni con il pensiero. Il beneficio a lungo termine dell’empatia e dell’entrare in connessione è proprio questo: attraverso la relazione si favorisce la creazione di connessioni a livello neurale e lo sviluppo di fibre integrative che modificano fisicamente la struttura del cervello, migliorando la capacità dei nostri figli di prendere buone decisioni, entrare in rapporto con gli altri e interagire costruttivamente con il proprio mondo.
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La sintonia rafforza il rapporto con i figli: quando un bambino si comporta male e dà il peggio di sé, non è sempre facile persino avere voglia di interagire con lui. Nonostante questo, la sintonia deve cercare di essere la nostra prima risposta pressochè in ogni situazione in cui è necessaria la disciplina, non solo perché ci aiuta a far fronte al problema nell’immediato, ma perché ci aiuta a far sapere al bambino quanto teniamo al rapporto con lui, persino quando il loro comportamento non ci piace. Questo è il beneficio della sintonia a livello relazionale: insegna ai nostri bambini cosa vuol dire essere in una relazione e amare, persino quando non siamo contenti delle scelte compiute dalla persona a cui vogliamo bene.
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