La creatività è un atteggiamento mentale
“A chi crede nella necessità che l’immaginazione abbia il suo posto nell’educazione; a chi ha fiducia nella creatività infantile; a chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola.”
Tratto da “La grammatica della fantasia di G. Rodari”
“Cosa ne dici se un giorno facciamo un quadro astratto?”
“Siiii!”
Ho lanciato il sasso e aspettato che l’iniziativa arrivasse da lui e circa un mese dopo …
“Visto che sono arrivato presto, facciamo il quadro?”
“Ok. Andiamo a comprare tutto il materiale e diamoci da fare!”
Questa è una conversazione avvenuta poco tempo fa tra me e il figlio del mio compagno ed il risultato sono state due ore intense passate all’aria aperta facendo qualcosa di assolutamente nuovo e divertente. Oltre a questo direi che abbiamo ottenuto:
Un quadro fantastico a ricordo dell’esperienza, che ora dovremmo trovare il tempo di appendere in cameretta
- 2 ore lontani da smartphone, tv e videogiochi di ogni genere
- Un momento di condivisione
- La sua conoscenza di cosa è un quadro astratto
- La nostra conoscenza di cosa accade mischiando i colori (il viola non abbiamo ancora capito come ha fatto a uscire)
Per tutta onestà, come ben visibile nella foto, il risultato è anche stato passare un’ora a lavare le mani quando lui ha deciso di fare la tela invece che il pittore e quindi si è sparso il tubetto del nero ovunque … ma vi assicuro che ne è valsa la pena.
A cosa servono queste esperienze e perché più i bambini crescono più li allontaniamo dalla libera espressione di loro stessi?
Innanzitutto credo sia importante sottolineare che la creatività non è qualcosa di innato, anche se è evidente che, come in tutte le cose, ci sono i talenti naturali (ma quanti sono?), ma è qualcosa che si coltiva, perché in fondo essa altro non è che un atteggiamento mentale. Pensate che chi scrive un libro, chi dipinge un quadro, chi inventa un prodotto di design lo faccia tutto d’un fiato spinto da una forza creativa innata?
La creatività è data dalla conoscenza profonda, dalla ripetizione, dalla sperimentazione, dalla dedizione, dalla passione, dall’autostima mixate a una buona dose di talento naturale. In psicologia, il termine è stato assunto a indicare un processo di dinamica intellettuale che ha come fattori caratterizzanti: particolare sensibilità ai problemi, capacità di produrre idee, originalità nell’ideare, capacità di sintesi e di analisi, capacità di definire e strutturare in modo nuovo le proprie esperienze e conoscenze. Gli studi degli ultimi decenni hanno chiarito che la creatività non è più una misteriosa peculiarità di pochi “eletti”, ma una qualità posseduta, in maniera maggiore o minore, da tutti. La conclusione è che se l’obiettivo non è essere autori di bestseller, pittori di grido o designer internazionali, tutti possiamo imparare ad essere creativi.
Ecco quindi cosa possiamo fare per sviluppare, piuttosto che inibire l’atteggiamento creativo nei bambini attraverso 10 semplici consigli:
- Lasciare del tempo libero per la creatività
- Incoraggiare la sua libera espressione. Il bambino deve avere un ruolo attivo perché, come spiega la psicoterapeuta francese Michèle Freeud, “la creatività è legata all’iniziativa”
- Lasciare che il bambino faccia delle domande per soddisfare la sua curiosità e imparare cose nuove
- Aiutarlo a sviluppare i sensi
- Fargli fare nuove esperienze
- Cercare di stimolare la sua immaginazione
- Incoraggiarlo a scambiare le sue idee con altri amici, per far sì che promuova il pensiero creativo
- Lasciare libero corso alla sua inventiva: cercate di rispettare le sue idee e mantenete una mentalità aperta, per appoggiarlo e trovare nuovi modi di fare le cose.
- Insegnargli a essere sicuro di sé stesso e delle sue idee
- Non giudicare il risultato.
Buona creatività a tutti!