Sala pesci museo storia naturale palazo belgiojoso2

Il museo di storia naturale di Lecco è un ottima meta per far conoscere, divertendosi, la natura e la cultura dell’ottocento ai nostri bambini.

Oltre ai classici esemplari della fauna del territorio che circonda Lecco, al museo di storia naturale si possono osservare anche numerose collezioni di volatili, mammiferi, insetti, anfibi, rettili e pesci.

Con le sue sale tematiche, il museo permette di rivivere la storia naturale locale come in un viaggio indietro nel tempo.

La sala I è dedicata agli uccelli acquatici, principalmente europei.

La sala II, o  Sala del pavone, presenta un’interessante collezione ottocentesca di voaltili, tra cui i limicoli, ringillidi, anatidi, europei ed esotici, e composizioni ottocentesche di colibrì, influenzate dal gusto artistico dell’epoca.

La sala Lariosauro racconta dei ritrovamenti fossili del sauro lecchese, le sue caratteristiche e l’ambiente in cui ha vissuto, il paleo-ambiente Trassico. Nella sala mineralogica, sono invece esposti i minerali esistenti nella regione categorizzati in base al territorio provinciale in cui sono stati rinvenuti.

La sala IV (“Sala del quetzal”), oltre ad esporre al centro un meraviglioso e raro esemplare dell’animale sacro agli Incas, è dedicata in particolare ai volatili esotici: le paradisee, i tucani e i pappagalli.

La sala V presenta i rettili di ogni taglia e area di provenienza, gli anfibi e i pesci.

La vicina sala VI è dedicata ai rapaci notturni e diurni. Oltre a tutti i rapaci del Lecchese, i più piccoli rimarrano estasiati nell’osservare alcuni magnifici esemplari di gufo reale e aquila reale.

Nella sala VII troviamo le piccole proscimmie, molte in pericolo d’estinzione, come il catta, il quoll e il wallaby, una vetrina dedicata alle differenti tipologie di nidi, i grandi esemplari di istrice africano, ma anche le specie ormai estinte delle montagne lecchesi, come l’ultimo piccolo orso della Valsassina e il lupo.

La sala VIII, è dedicata ai grandi mammiferi del mondo. Il maestoso orso dal collare tibetano e i rari carnivori esotici, come il fossa del Madagascar, considerato estinto, ipnotizzeranno letteralmente i sia i grandi che i piccini.

La visita si conclude con la sala mineralogica, che espone i minerali della regione lombarda, suddivisi per territorio provinciale di provenienza

Pannelli informativi, infine, attraversano le sale del museo illustrando, chiaramente e comprensibilmente a tutti, gli ecosistemi e i comportamenti animali con documentazioni storiche e scientifiche.

Orari
aperto da martedì a venerdì  9.30 – 14
aperto sabato e domenica 10 – 18
chiuso il lunedì, tranne Lunedì dell’Angelo

Ingresso libero

Foto: ipromessiviaggi.blogspot.it

Articolo precedenteLierna: la spiaggia Riva Bianca
Articolo successivoParco Minerario Piani Resinelli: avventura sotterranea