La sveglia è suonata, puntuale come oggi mattina. La colazione è pronta, si esce di casa e si va a scuola. Ma come? Da soli o accompagnati da un adulto? E’ lecito che i minori percorrano il tratto casa-scuola da soli?
Lasciare andare a scuola i propri figli da soli implica di certo il riconoscimento di una profonda fiducia nei confronti dei ragazzi. Un fattore importante soprattutto nell’età adolescenziale perché aumenta la loro autostima in un periodo in una fase della vita in cui le incertezze sono sempre dietro l’angolo.
Gli studenti italiani sono i più “accompagnati”
Di recente sono nati progetti in questo senso che incitano i genitori a non accompagnare i propri figli a scuola. Alcuni istituti italiani, infatti, sulla scia di esempi stranieri hanno avviato il progetto dal titolo “A scuola ci andiamo da soli” promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche- La ricerca del CNR ha rivelato che in Italia, a differenza di altri paesi europei, è maggiore il numero dei ragazzi che si reca a scuola accompagnato da un adulto piuttosto che in maniera indipendente quindi con gli amici o con i messi pubblici.
Dall’indagine, inoltre, è emerso che “la possibilità di muoversi in autonomia da parte dei bambini permette l’esperienza fondamentale del gioco, aiuta a prevenire sovrappeso e obesità, ad acquisire maggiore sicurezza, autostima e capacità di interagire, rafforza i legami con le persone che abitano nel proprio quartiere e a sviluppare un senso di identità e responsabilità, riducendo i sentimenti di solitudine durante l’adolescenza.”